Un’emergenza è un’occasione per imparare, perché certe cose buone si ripetano, altre cose certamente no.
Parliamo di raccolta fondi naturalmente, e dell’emergenza Coronavirus.
Il bello è stata l’ondata di generosità degli italiani e non solo.
Il brutto è che in tanti casi non si era pronti, e ora si rischia di non riuscire a consolidare questo eccezionale sostegno alla sanità italiana, mano a mano che l’emergenza passa e le emozioni fortissime di questa crisi si allontaneranno da noi.
Se quando è scattata l’emergenza e gli ospedali hanno avuto bisogno nella maggior parte dei casi non si era pronti al fund raising, cosa si può fare perché in futuro questo non si ripeta, imparando da ciò che é successo?
Raccoglieremo dati e casi di successo (e di insuccesso) e analizzeremo ciò che è accaduto in varie zone d’Italia nei mesi della crisi, in modo da avere un quadro completo. Da questo lavoro deriveranno dei casi da analizzare, delle testimonianze di persone direttamente coinvolte nella raccolta fondi, dei dati sulle raccolte e sugli strumenti utilizzati.
Orizzonte temporale: 6 mesi da marzo 2020
Creeremo un gruppo di lavoro invitando rappresentanti del settore ospedaliero a rappresentare il loro punto di vista, le loro difficoltà, le loro idee. L’obiettivo è di individuare e mettere a punto dei modelli operativi che siano efficaci e percorribili per le realtà pubbliche.
Orizzonte temporale: 9 mesi da marzo 2020
Al termine del lavoro produrremo una sintesi che offre una visione sistemica del tema e delinei degli scenari operativi per la raccolta fondi del futuro da parte degli ospedali.
Orizzonte temporale: 12 mesi da marzo 2020